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Piano Annuale per l’Inclusione – PAI

PAI SAFFI ALBERTI 2024-25 approvato dal Collegio

Descrizione

Il Piano per l’Inclusione, introdotto dalla direttiva sui BES del 27/12/12 e dalla circolare ministeriale n. 8 del 6/03/13 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative”, è un documento che “fotografa” lo stato dei bisogni educativi e formativi della scuola e le azioni che si intendono attivare per fornire delle risposte adeguate. L’Istituto, nell’ambito della definizione del PTOF, predispone il Piano per l’inclusione che, nel rispetto del principio di accomodamento ragionevole, definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.
Il Piano per l’Inclusione è dunque uno strumento di progettazione dell’offerta formativa delle scuole. Nella sua azione inclusiva, la scuola diviene il fulcro di una rete sistemica che coinvolge anche altri attori, pubblici e privati, nella convinzione che esista una pluralità di agenzie educative e che sia necessario coinvolgere la società, nelle sue varie espressioni, rispetto ad un impegno inclusivo. Si tratta di un lavoro che necessita di un continuo aggiornamento, poiché i bisogni e le risorse cambiano in continuazione. Il punto di partenza è l’analisi del contesto in cui opera l’istituzione scolastica, che consente di progettare percorsi educativi attenti al singolo, valorizzandone attitudini e stili cognitivi, per accrescere il capitale umano, sociale e culturale individuale e collettivo.
Il PAI conclude il lavoro svolto collegialmente dall’Istituto per ogni anno scolastico e costituisce il fondamento per l’avvio del lavoro dell’anno scolastico successivo.
Ha lo scopo di:
– garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità scolastica;
– garantire la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico;
– consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola;
– garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni;
– favorire il successo scolastico e prevenire le barriere nell’apprendimento, agevolando la piena integrazione sociale e culturale;
– ridurre i disagi formativi ed emozionali;
– assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità;
– adottare forme di verifica e di valutazione adeguate;
– sensibilizzare e preparare docenti e genitori nei confronti delle problematiche specifiche.

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